<<Senta mamma di A. potremmo allora chiedere a lei per le sogliolette che serviamo al venerdì?>>
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<<A volte le sostituiamo con il merluzzo, altre con le seppioline, che però non piacciono a tutti! E sa com’è, i bambini…Comunque anche per noi suore alla domenica facciamo pasta o riso coi frutti di mare… >>
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<<Si accomodi prego nel mio ufficio che vorrei dirle quanto ce ne occorre in tutto l’anno…. per un preventivo…con la mano sul cuore, neh?>>
<<???????????????>>
Era una suorina grande così, di modi umili ma di temperamento deciso che passetto dopo passetto, rosario dopo rosario, nella scuola materna frequentata da Figlio era riuscita a ottenere il ruolo di amministratore unico, per nulla ambito dalle altre sorelle, ma da lei fortemente voluto in quanto prima della chiamata del Signore aveva studiato economia.
<<Suor Mariolina, non capisco…>>
<<Guardi che le garantirei di rifornirci tutto l’anno: posso farle un contratto scritto. E pagamento mese per mese. Sogliole, merluzzo e seppioline a volte frutti di mare o cozze…mmmm..vediamo quanti chili>>.
<<SUOR MARIOLINA, la prego, mi stia a sentire, non so di cosa sta parlando…LA PREGO M’ILLUMINI!>>
<<Ma della sua pescheria, ovviamente, vogliamo diventare suoi clienti…Poi da cosa nasce cosa, la curia ha approvato l'idea, chissà mai che prima o poi non interessi anche al vescovado...>>
<<Pescheria? Ma…guardi…suor Mariolina lei si sbaglia…>>
<<Mamma di A. ma è sicura? E’ suo figlio che ce l’ha detto….>>
Un attimo ancora di smarrimento, poi il flash come quello che ogni tanto riporta al passato i dispersi di LOST, suscitando gratitudine negli appassionati della serie che, senza questi rapidi salti all’indietro, capirebbero ancora meno della incasinatissima trama (che pure causa dipendenza quindi attrae e repelle nello stesso tempo).
<<BASTAAAAAAAAAAAAAA. FATE SILENZIOOOOO. DEVO CONSEGNARE UN PEZZOOO ENTRO UN’ORA E COSI’ NON RIESCO A SCRIVEREEEEE. FUORIIII DAL MIO STUDIOOO>>
<<Ma..mamma…avevi promesso che uscivamo>>
<<Senti qui, te lo dico ancora una volta: io per contribuire all’andamento della famiglia, che tradotto in italiano vuol dire per aiutare papà UNO: a darvi da mangiare a tutti (cane compreso), DUE: ad avere un tetto sulla testa TRE: a possedere una stanza piena di giocattoli e di libri VENDO PEZZI e per venderli devo prima scriverli!!! E per scriverli ho bisogno di pace e di silenzio>>
<<Ma’?>>
<<COSA ANCORA?>>
<<Sei una pezzivendola!>>
<<Esatto! Proprio così. E ADESSO FUORIIIII>>
<<Suor Mariolina?>>
<<Sì?>>
<<Qui c’è un equivoco>>
<<????>>
<<Pezzivendola…con due “z” non con la “sc”>>
<<Ma che è? Non l’ho mai sentito>>
<<Dunque…ehm…è che sono-una-giornalista-free-lance-che-scrive-articoli-per-i-giornali-e-gli-articoli-si-chiamano-appunto-pezzi. Scusi, sono sicura che A. non voleva prenderla in giro. Un fraintendimento, creda>>
E quella fu la conseguenza del primo contributo di Figlio alla costruzione del nostro lessico famigliare. Aveva tre anni e noi sentivamo che avrebbe potuto fare ancora meglio.
sono svenuta dal ridere, però essendo il genere diffuso nella zona (pescivendoli) ti posso garantire che avresti guadagnato moooolto di più. e se avessi avuto un barchetto tuo (o vostro insieme al marito) anche meglio.
RispondiEliminaMarinaM
Marina M, ne sono assolutamente convinta (e lo terrò ben in mente nella prossima esistenza)
RispondiEliminaanche Vittoria ora confonde la s con la z, di anni però ne ha 4... la sua uscita più bella: invece di capsule dice cazzule!!!!
RispondiEliminaArtemisia: in questo caso Figlio aveva pronunciato giusto "pezzivendola". Ma la suora, non conoscendo questo termine (che di fatto si era inventato Figlio) ha pensato che il bambino avesse solo pronunciato male "pescivendola". Cioè aveva fatto tutto la suora :-)
RispondiElimina"Cazzule" della tua bambina merita senz'altro un posto privilegiato nel vostro lessico famigliare, ma penso che sia superfluo dirlo :-)
si vede che non siete Romagnoli, noi la Z non sappiamo nemmeno cos'è. :)
RispondiEliminaMari
Mio marito è commercialista, si presenta ogni mattina immarsinato ad accompagnare la pupa. Peccato che per lungo tempo, giusto intorno ai 3 anni, le maestre fossero sinceramente convinte che si guadagnasse il pane lavorando come "cubista". Con l'anima da California Dream Man. ;-)
RispondiEliminaBabuska, senti mi hai fatto proprio ridere: la tua bimba è grandiosa
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