UNA PER UNO

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babbucce

mercoledì 16 febbraio 2011

COME ISABEL ALLENDE

Febbraio: tempo, per me, di mammografia. Ligia come sette cinquantenni ligie, ho inforcato la mia bicicletta (arancione, con cambio shimano) e pedalato in direzione dello screening che la premurosa regione in cui vivo offre gratuitamente alla popolazione femminile, in fascia di età compresa tra la mia e i 65 anni. Sono tornata a casa con il cuore colmo di quella sottile sensazione di felicità da “dovere compiuto” che provo in poche altre occasioni, per esempio dopo aver lavato i vetri, eventualità peraltro insolita quanto un pesce su una pianta.
Bene: adesso per due anni potevo non pensarci più. Sì, ciao.  
Una solerte infermiera della senologia poche ore dopo mi ha chiamato sul cellulare per dirmi che, ehm..sì…di non spaventarmi, ma il radiologo, già, insomma, aveva un dubbio su un’immagine e per scrupolo, purissimo e per nulla indicativo s.c.r.u.p.o.l.o, desiderava ripetere la mammografia del seno sinistro e be’, come dire, voleva couf …couf... anche effettuare - visto che c’era, s’intende, non che ce ne fosse bisogno - una... ehm…ecografia.
Mi aspettava per l’indomani, cioè oggi. Non volevo affatto dirlo a Figlia ma sarebbe stato difficile eluderla, poiché è lei che veglia sul fronte indagini-a-scopo-diagnosi-precoci, crocefiggendomi affinché a intervalli regolari mi sottoponga a un carosello di esami volti a individuare tempestivamente varie disgrazie che, per fare in modo che non si trasformino in tragedie, è d’obbligo curare all’esordio. Infatti.  
<<E allora? Che ti hanno detto?>>
<<Niente, mi diranno tra un po’>>
<<Giura>>
<<Giuro>>
<<Sulla mia testa>>
<<Senti ho da fare>>
<<……………>>
<<Vado, ciao a domani>>
<<Mamma …mamma …dimmi cosa ti hanno detto…>> 
<<Ehi, ripigliati, niente di che…>>
<<O mi dici o chiamo l’ospedale>>
<<Va be’, rinvieni. Bada che così meni gramo>>
<<Non dirlo neanche per scherzare. Forza avanti, che ti hanno detto?>>
<<Niente di che, devo ripetere la mammografia: hanno visto un’ombra, vogliono approfondire…>>
<<Mamma, ascolta bene: non farti saltare in mente di averci un cancro. Non permetterti di morire. V-I-E-T-A-T-O: hai sentito bene?>>
<<Sì, certo tranquilla. Sai chi l'ha detto uguale?>>
<<…….?>>
<<Isabel Allende, la tua preferita, proprio a sua madre. Così, come te: “Non permetterti di morire”. Lo scrive in Paula, l’hai preso da lì>>
<<Non l’ho letto, Eva luna racconta sì, quello no. E poi non è la mia preferita. Preferisco Buzzati e Scerbanenco>>
<<Neanche la Casa degli spiriti?>>
<<Basta mamma, tanto non attacca. Non possiamo andare subito? Chiamo io, forse è di turno Fabio, che mi deve più favori di una escort>>
<< Non ti ci provare neanche, tienili per altro i favori. Sei ore in più sette ore in meno sempre precoce sarà. La diagnosi>>
<<Vengo a stare lì, fino a domani…>>
<<Escluso: sono fuori a cena>>
<<Mamma? Prometti che non hai niente>>
<<Promesso>>.
Ogni promessa è un debito: così le ho insegnato a suo tempo.

<<Ho promesso. Non posso avere il cancro>>
<<Come?>>
<<No, dicevo, se si riuscisse a non trovarmi niente…>>
<<Cara signora, faremo il possibile. Ma non dipende da noi…>>
Ma va? 
<<Allora, un’altra proiezione sola…Adesso schiaccio un po’, mi dica se resiste…Brava…Ferma…Tenga il respiro…Ecco fatto, si accomodi di là, per l’ecografia. Le lastre le porto io…>>

<<Si sdrai, prego…>>
<<Senta, diventerò nonna ad agosto, lei capisce…devo per forza insistere: per-favore-non-mi-trovi-niente>>
<<Ferma, mmm…dunque….....ah bene: tranquilla sono cisti a contenuto liquido…niente di che. Su, su, non si metterà mica a piangere? E’ una bella notizia, non c’è nulla di serio>>.
Visto Nipotino? Sono una nonna d’onore.

9 commenti:

  1. Oh mamma! Sono stata col fiato sospeso mano a mano che saliva la pagina...Che sollievo!
    La mia mamma ha qualche anno più di te e da qualche tempo, ogni volta che va a fare un controllo di routine ho cominciato a pensare che ogni volta...magari...potrebbe essere...
    Poi scaccio il pensiero, ma l'attesa del referto è sempre così.
    Santo dio, non permettetevi di ammalarvi, non permettetevi di morire...noi figlie non ce lo possiamo permettere...

    Sono molto felice per te!

    La Zingara (ci siamo incontrate su nonsolomamma)

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  2. Brava ragazza, così si fa! Ogni promessa è debito. Un abbraccio.

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  3. Poco meno di un anno fa lo hanno diagnosticato ad una delle mie migliori amiche, ed ha solo 38 anni. Ora sta affrontando le terapie di rito con qualche complicazione ma "il" problema sembra essere sparito.
    A leggere il tuo racconto mi è salita un angoscia di dejavu ( o come cavolo si scrive) che non ti immagini. Felice che si tratti solo di cisti.

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  4. Francesca Valeria, mi hai commosso ("noi figlie non ce lo possiamo permettere")
    Sunnyqueen ce l'ho messa tutta :-)
    Laura GDS, faccio il tifo per la tua amica

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  5. Della mia amica, se vuoi, puoi leggere qua:

    http://mamamma.splinder.com/

    Ci piace pensare che il peggio è passato, anche se quello che si dice è che non ci si può addormentare sugli allori per qualche anno.

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  6. Tabata cara, perchè torturare così le tue prime lettrici, specialmente quelle che hanno cisti in qualsivoglia organo e ogni anno fanno più ecografie di una gestante? Firmato: sollevata ma sempre ansiosa.

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  7. P.s. la tua piattaforma mi deve considerare una sorvegliata speciale: per postare un commento mi fa loggare su google, poi non contenta inserire una stringa di lettere, poi in preda a delirio di onnipotenza me ne fa inserire una seconda, poi qualche secondo di suspence e voilà il gioco è fatto. Se lavorassi alla Nasa sono sicura che sarebbero più informali.

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  8. Marzipan_28 mi hai fatto troppo ridere con la descrizione del sistema di sicurezza che devi eludere per scrivere qui. Grazie di non spazientirti: apprezzo!

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