UNA PER UNO

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babbucce

domenica 25 agosto 2019

MENTRE CORREVO


Il mio Genero Preferito che non manca di un certo senso pratico (come Edo del Marito in collegio) poco dopo mezzanotte ha creato su WhatsApp il gruppo “Tuttoiltravagliooraxora” e vi ha iscritto d’ufficio qualche intimissimo, da tenere al corrente in tempo reale di quanto stava accadendo. Niente di niente fino alle 5: pochi avanzamenti, pochi centimetri, tanti dolori sì, ma non efficaci. In compenso nella mente di Figlia prendeva piede la spiacevole convinzione che il bambino non sarebbe nato mai. Via messaggio, attraverso Genero Preferito, le giuravo e spergiuravo che invece sarebbe uscito, ma lei diceva che no, che ormai la sua condanna a vita era stata pronunciata e sarebbe rimasta in travaglio da lì all'eternità. Alle 5,10 sono uscita a correre, obbligata dall’ansia e dall’adrenalina: in alto uno spicchio di luna troppo sottile per schiarire il buio pesto, per strada nessuno e nell’aria un primissimo sentore d’autunno. Ho raggiunto le Mura le ho circumnavigate tutte, cercando di concentrarmi sulla città illuminata, tremolante come una distesa d’acqua. Poi nel silenzio spettrale il bip: un messaggio! Mi sono fermata … la password … no non posso essere così stordita da non ricordarla …. Invece sì … ha dell’incredibile …. Forse sto dormendo ora mi sveglio e la ricordo… Senza password non posso leggere il messaggio … non posso sapere che è successo … Dio degli Automatismi illuminami, restituiscimi la password prima che ci lasci le penne. Ho chiuso gli occhi e digitato affidandomi alla memoria dei gesti: sì sì sì!
Ho cliccato sull’iconcina verde, l'sms era di Genero Preferito, laconico eppure poetico:
<<E’ nato!>>
Benvenuto  Nipotino 3, per ora so di te che appena venuto al mondo hai fatto una pipì lunga sull’ostetrica, che ti sei attaccato subito al seno di Figlia e sei un succhiatore vorace. So anche che il tuo nome comincia per Elle come il mio e come quello di mia madre