UNA PER UNO

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babbucce

venerdì 21 gennaio 2011

PROGETTI D’AMORE, ORSI E CERTEZZE

Me lo chiedo mentre cammino la mattina presto con il mio cane e con quello di mio figlio, che mi ha selezionato come dog-sitter a tempo pieno. Me lo chiedo mentre litigo con l’aspirante Nonno Putativo che vuole comprare una culla rosa prima ancora di sapere, perché ha sognato che è una Bambina, mentre io, più per una generica scaramanzia che per miope scetticismo, tendo a dubitare delle fonti oniriche. Me lo chiedo  mentre pedalo in bicicletta verso Calzedonia alla ricerca di un collant di pizzo in saldo da mettere al Matrimonio (che forse si farà o forse no, ma per prudenza meglio attrezzarsi in epoca di sconti).  
Chi sarò io esattamente per Bambino? Che intensità di affetto, in una scala da 1 a 100, ci legherà?  So già, per sentito dire, che  potrò viziarlo in  modo spudorato. Certo è che dovrò anche volonterosamente obbedire alle regole che imporranno Figlia e Genero, stando ben attenta a non far traballare i loro paletti educativi (che spero saranno poco numerosi), ma qui finisce. Potremo strafogarci di cartoni animati (…fai una fischiatina….fai una fischiatina…, che ci posso fare? ho nostalgia di questo motivetto, colla pura per il cervello).
Potrò leggergli all’infinito la fiaba (una sola, sempre quella) che piaceva a sua madre. Potrò godermi ancora un paio d’occhi che si fanno luccichini al pensiero del natale.
Come saremo io e lui insieme?
<<Culo e camicia>>, mi assicura aspirante Nonno Putativo col suo pericoloso dono di leggere nel pensiero. <<Ecco cosa sarete>>.
Sollevata ritengo a questo punto che sia scoccata l’ora di acquistare per Bambino l’Orso. L’Orso della notte, utile per scivolare nel sonno, per consolarsi della lontananza della mamma, per sentirsi a casa solo a tastargli una zampa. Voglio un orso marroncino, con  occhi a crocetta e pelo già, per sua intrinseca natura, un pochino spelacchiato. Voglio un Orso povero e gentile, senza vestiti e senza spocchia.
<<Andiamo dai, ne ho visto uno che fa al caso nostro>>, dice aspirante Nonno Putativo.
Così ci avviamo nel gelo del mattino col cuore in gola per l’eccitazione: se si va a prendere l’Orso significa che l’arrivo di Bambino, che ancora ci pare un sogno, una chimera, un’impossibile utopia, una fortuna che non potrebbe mai toccare a noi (tipo super Enalotto), è invece una certezza.
   

4 commenti:

  1. e' emozionante per me, e difficile al tempo stesso, leggere le tue pagine perche' in filigrana rileggo quella che deve essere l'esperienza di mia mamma. ma non ti anticipo nulla perche' non vorrei sciupare niente :)

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  2. è sempre un piacere leggerti, l'orso della nanna è un acquisto importante e non ti preoccupare: per tuo nipote sarai amore puro incontaminato, assoluto ed eterno. Le notti passate nel lettone ocn le mie nonne io me le ricorderò per tutta la vita.

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  3. Mia figlia, anni 23, dorme ancora oggi abbracciata al suo di orsodellanotte (che per inciso è un leone). Ma abbracciata sul serio, eh!

    /graz

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