UNA PER UNO

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babbucce

domenica 16 gennaio 2011

DI GINECOLOGI E LEGUMI

Il primo controllo si è svolto tre settimane dopo la sera dell’annuncio ufficiale in rima.  Il ginecologo era naturalmente Lui, il più gettonato della città (e forse della regione), il più tranquillizzante medico del mondo, fornito del più avvenieristico apparecchio per ecografie dell’universo, nonché nostro storico amico (e responsabile della nascita di numerosi ex bambini della famiglia, tra cui uno mio).   Anche lui è in dirittura nonno e senza un minimo di pudica esitazione è stato scelto per seguire la gravidanza della nuora, la quale in accordo con il marito ha deciso di non sapere il sesso del bambino fino al parto. Ma non solo: hanno invitato il nonno-ginecologo a non guardare il sesso durante l’ecografia, ma di limitarsi a indagare su organi e apparati che non svelano nulla sull’appartenenza di genere.  Così il poveretto, che appena butta l’occhio sull’immagine ecografica di un feto capisce che cos'è, deve far finta prima di non vedere e poi di non sapere. Nuora e figlio su questo punto sono irremovibili: loro non sanno, ci mancherebbe altro che sapesse il nonno. (Ma il nonno sa e l’altro giorno l’ho cuccato da Foot Locker che comprava, così per buon auspicio, un paio di Nike taglia 00. Il colore non lo posso dire, ma era inequivocabile).
Bene: Figlia è andata al controllo con aspirante Genero e Lui le ha fatto la prima ecografia. Così abbiamo saputo che Bambino si è attaccato con tenacia, ha per cuore una lucina che pulsa con vigore,  non nascerà prima di fine agosto. Figlia è passata da me dopo la visita. Mi ha dato una polaroid in bianco e nero dove spiccava nitidamente una nebbia grigiastra mescolata a sabbia nera. Due crocette invisibili a occhio nudo (ma identificabili con gli occhiali da lettura) delimitavano un piccolo lombrico chiaro, un fagiolo accidentalmente sgusciato fuori dal bacello. E così l’ho visto per la prima volta: ciao nipotino nuovo, sei già il più bello di tutti, tale e quale a tua mamma.        

2 commenti:

  1. Ricordo che durante l'ecografia dissi che mi sembrava un maschio. La dottoressa mi disse che quello era il cordone ombelicale...

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  2. che sollievo!! finalmente qualcuno che ammette di distinguere chiaramente, nella foto dell'ecografia, nebbia e sabbia!!! vabbè che si tratta di un paio di ere geologiche fa e le macchine allora erano probabilmente un "pò" meno accurate ma, con i miei due, io non ricordo di aver mai visto altro mentre le mie amiche di panza uggiolavano di faccini, manine e dita in bocca. Boh ....

    :-))

    /graz

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