UNA PER UNO

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babbucce

mercoledì 25 maggio 2011

TONY (FORSE) SERVE ANCORA

Non è stato semplice, ma l’ho ritrovato. Si chiama Tony e me lo offrì, per darmi il benvenuto nel mondo, la mia nonnetta con i capelli resi azzurrini da una misteriosa fialetta.  L’ho cercato in un polveroso baule che sta nel box, schiacciato da pile e pile di cose che teniamo nell’attesa che possano servire (ma quando mai torna utile una cosa che giace in garage da anni? Le statistiche parlano chiaro: mai). Niente non c’era. Quando ormai stavo per abbandonare l'impresa, l’ho trovato in uno dei tanti sacchi blu dell’Ikea che agonizzano pieni di carabattole nella mia minuscola cantina e in cui ho avuto il coraggio di frugare.
L’ho spazzolato, lavato, profumato (sfregandolo con un fiore di lavanda). Con un pennarello nero indelebile ho ridato carattere al suo naso scolorito, pur sapendo che nonostante queste cure non avrebbe potuto riprendere servizio. A causa della lunghissima militanza è senza coda: al suo posto c’è un buco da cui escono frammenti di imbottitura, ci si può scommettere infiammabile e tossica. Ma non solo: è privo del marchio CE,  perché ai suoi tempi (che sono poi i miei) per quanto riguarda la sicurezza dei giocattoli non si andava tanto per il sottile. Con l’incoscienza dei 20 anni lo misi comunque accanto a Figlia, prima che nella sua vita e, in particolare, nel suo letto entrasse Pisolo, morbido omino in pigiama con nasone e berretto da notte (tuttora presente sul suo comodino). Di Pisolo Figlia s’innamorò all’istante e subito dopo, a causa della sua tendenza alla monogamia,  scagliò a terra Tony chiudendo con lui per sempre.  Con l’incoscienza dei 30 anni lo offrii anche a Figlio, che però lo giudicò fin da subito troppo ruvido e quindi gli preferì un pezzo di stoffa dal colore progressivamente sempre più grigiastro, ma piacevolissimo al tatto. Con la saggezza dei 50 anni ho ben chiaro che a Nipotino non lo potrò proporre, così mutilato e infiammabile e privo di qualsiasi garanzia sul fronte della sicurezza com’è.  E’ però anche un peccato ricacciarlo nel suo saccone blu, visti i ricordi e le tracce di manine del passato rimaste impigliate nella sua pelliccia. Così ho portato Tony in terrazza e gli ho scattato alcune foto che poi ho inserito in altrettante cornici colorate. Chissà se Figlia vorrà appendere questi quadri alla parete della stanza di Nipotino. Io a regalarglieli ci proverò, poi vedremo. 

6 commenti:

  1. Il post è molto romantico. Guardando le foto di Tony, ho pensato che fosse il redivivo zombie di se stesso, uscito dalla terra dei vasi. Ho paura che figlia non sarà entusiasta dell'idea...

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  2. Come il mio Carotina, che finiva per -A ma era un conigliO.
    Io, con la deficienza dei 30 anni, ancora me lo tengo in camera...

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  3. Mr Bean non si farebbe inimidire e lo difenderebbe a oltranza!
    ;-)

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  4. Lorenzo mi hai fatto troppo ridere, però attenzione: in noi vive una quota di spirito Addams quindi il fatto che Tony sembri/sia uno zombie è un plus :-)
    Susibita credo che sia un segno di intelligenza tenere (ancora) un coniglio in camera
    Flavio: grandioso (Mr Bean - cartoni - è il mio preferito. Mi stufa invece in carne e ossa)

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  5. Titto era un coniglio con le orecchie arcobaleno, il preferito di mia figlia. Credo giaccia in fondo al palchettone. In quanto a famiglia Addams lei sostiene di essere stata terrorizzata da Teddy Ruxpin, l'orsetto che raccontava le favole in cassetta.

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