UNA PER UNO

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babbucce

mercoledì 11 gennaio 2012

CERCANDO UNA TATA 2

Ieri è stata la volta della seconda aspirante tata. E’ stata dura convincerla a materializzarsi in quanto a suo avviso il colloquio poteva tranquillamente svolgersi via e-mail. A dire il vero poteva andare bene anche a noi, cioè a me e a Figlia, ufficialmente incaricate (non senza critiche e perplessità da parte degli uomini di casa) alla selezione delle tate che dovrà condurre all’individuazione della Persona Giusta. La parola scritta ha, infatti, vibrazioni eloquenti quanto la mimica facciale e il tono della voce quindi niente da ridire se non fosse stato per la questione della tempistica. La Seconda Aspirante Tata per sua precisa scelta di vita guarda la posta elettronica solo una volta al giorno dopo cena: andava da sé che, affidandoci al pc al ritmo di una frase a testa ogni 24 ore, se mai avessimo trovato un accordo non sarebbe avvenuto prima dell’iscrizione di Nipotino alla quinta elementare.
<<Ho un altro lavoro e prima di lasciarlo devo essere ben sicura di quello nuovo>>, mi ha detto prima ancora di ritirare la mano che le stringevo in segno di benvenuto, ancora una volta delegata da Figlia per il primo step della selezione.
<<Che lavoro?>>, ho chiesto io.
<<No, non ha importanza, comunque non è del “settore”, per questo voglio cambiarlo, per stare nel mio settore>>
<<"Settore": sarebbe…>>, ho domandato mentre nella mente si formava nitida l’immagine di grassone che scorreva su un nastro trasportatore da catena di montaggio.
<<Il settore bambini, ovvio. Trovare nei nidi non è facile, certo è un lavoro sicuro, se ti assumessero, però non ti assumono, e poi manco ci voglio andare a lavorare nei nidi. So io cosa succede lì, davanti alle mamme picì-piciò, carino, bellino-dell’educatrice tua e poi vedi che succede….>>
<Che succede?>> ho chiesto io, gentile (su ordine di Figlia), mascherando il terrore dietro un aplomb che neanche Monti davanti a Calderoli.  
<<E be’ adesso non sto qui a dire, comunque è molto meglio una tata in casa, mille volte meglio. Quante ore vi servono? Devo stare attenta a non incasinarmi…Qual è il compenso? Devo vedere se mi basta. >>.
<<Be’ tutti i giorni…>> ho cominciato a dirle.
<<Io ho un bambino di nove anni, non posso lasciarlo solo tutti i pomeriggi. Dalle cinque in poi devo essere a casa>>
<<Nessun problema per questo, il bambino potrebbe portarlo qui dopo la scuola e tenerlo  con lei e con il nostro>>
<<Ma figuriamoci…>>
<<Nessunissimo problema, davvero, noi siamo contente se c’è un altro bambino…>>
<<E’ che a me scoccia portare mio figlio in casa d’altri. Mi scoccia a me, voglio che stia a casa sua, per lui è meglio…>>
<<…..>>
<<Un’altra cosa. Che garanzie mi date sulla durata del lavoro? Perché qui si tratta di lasciare un posto sicuro, a tempo indeterminato (anche se non del settore). E' chiaro che devo essere sicura che il lavoro nuovo, se mai cambiassi, andrà avanti nel tempo>>
<<Mi dispiace davvero tanto>>, ho detto io con tono afflitto (su indicazione di quella presaga che è Figlia). <<Ma il nostro bambino è di quelli che crescono e quando lo avrà fatto un po’ non ci servirà più la tata…>>
<<Allora niente>>, ha detto lei e se ne è andata con passo seccato, risparmiandomi il fastidio di dire: "le farò sapere, intanto grazie".
Tranquillo grassone, se tata dovrà essere non avrà alcuna sicumera e non le farà orrore portare suo figlio a giocare (o magari a fare i compiti) da te.

14 commenti:

  1. Due squilibrate su due, stai tenendo un'ottima media. Mi auguro che non trovino mai lavoro, poveri bimbi...

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  2. Ok, mi hai convinto. Da domani passero' un extra alla mia Tata. Per la fidelizzazione, capisci!
    Gianna

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  3. Gli si chiederebbe anche, se non altro, di non avere anche seri disturbi mentali.
    Ma va' ceh certa gente...bah...

    Susibita

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  4. ma a qteste donne non hanno dato qualche dritta su come si fanno i colloqui di lavoro?
    oppure le vedi peggio di quanto non siano in realtà perchè nessuno sarà mai sufficientemente dolce/preparato/dipsonibile/giocherellone per nostro figlio/nipote? ;-)
    Giorgia

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  5. scusate se mi intrometto... ma sono io l'unica che appassionata per il lavoro con i bambini considera l'opportunità di stare con un bimbo un privilegio e non un dovere, cercava dei bimbi a cui fare da tata e non li trovava? ora mi hanno chiamata per una sostituzione di maternità in una privata e sono stra felice!

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  6. purtroppo molte ritengono che questo lavoro sia un ripiego.
    Per alcune è un ripiego in attesa di un posto fisso e duraturo, per altre è un ripiego in attesa di trovare un posto da badante possibilmente presso un vecchietto (in genere meno esigente della vecchietta).
    Alla oggettiva difficoltà per assenza di valide aspiranti, bisogna aggiungere la difficoltà soggettiva, derivante dalla naturale ritrosia a lasciare il proprio affetto più caro e indifeso in balia di una sconosciuta.
    Forse io sono stata sfortunata, ma ho avuto un turn over di tutto rispetto e sono pochi i ricordi gradevoli che ho.
    Certo, ci sono quelle che amano i bambini, ci vuole solo un pizzico di fortuna.
    In bocca al lupo!
    Maria

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  7. Se siete a Firenze o vicinanze mi autopropongo! :D

    ManuManu

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  8. Sembra quasi che il profilo di tata che ricercate sia stato cucito addosso a me!! Quanto mi piacerebbe fare da tata al vostro piccolo cicciottello, è un amore e poi dalla descrizione delle pieghe profumate del suo collo ciccetto non ci penserei un attimo ad accettare!! Da oggi ti seguo anch'io, quanto mi appassionano le tue avventure!! IsaB.

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  9. Ho avuto esperienze analoghe, soprattutto una era quasi uguale a questa: cercava il "lavoro che sostituisse il lavoro fisso" e con due bambini piccoli a sua volta mi avrebbe imposto i suoi orari. Quindi con serenità ho scelto il nido, il primo anno è stato effettivamente pesante per via delle malattie che ci beccavamo insieme ma già questo secondo va alla grande, e mi sono detta che comunque un bambino un anno di malattie "d'impatto" se le deve fare, che sia a 1 che sia a 3 che sia a 6 anni, meglio levarsi il pensiero ;)

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  10. Ma non ci credo!!!
    A questo punto (anche se mi dispiacerebbe per voi) aspettiamo con ansia la terza squilibrata :-)

    fv

    quoredizingara.wordpress.com

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  11. no no no!!! ma da dove saltan fuori queste? prendersi cura di un cucciolo d'uomo ed essere pagati per farlo è un vero privilegio!!!

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  12. mah! insomma soleenuvole, un lavoro è un lavoro, ti tengo il figlio/nipote e ti devo ringraziare perchè mi paghi? ma non scherziamo!
    la baby sitter è un lavoro come gli altri, la differenza è che ti si chiede una certa dose di predisposizione ed umanità che ad un'impiegata non viene richiesta da contratto!
    prendersi cura di un cucciolo d'uomo è soddisfacente di per se solo se il cucciolo d'uomo è il tuo.
    queste sono due pazze, oltretutto non sanno neanche minimamente vendersi, ma chiedere un compenso per un lavoro mi sembra il minimo... poi ti chiederò i gusti, le abitudini e i giochi preferiti dal piccolo ma non stai assumendo una volontaria solo perchè secondo te stare col tuo bambino lo devo considerare un privilegio.
    lavorare coi bambini richiede professionalità non solo "amore per i bambini", quello lo dichiarano probabilmente il 95% per cento delle ragazze che cercano un "lavoretto".

    Greta (educatrice stufa di avere richieste extra perchè sotto sotto è più magnanimo volontariato che non un lavoro)

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  13. A me francamente l'idea di lasciare un bambino così piccolo con una tata mette tristezza, fosse anche una tata fantastica... anche se mi rendo conto che le esigenze del mondo di oggi probabilmente lo impongono.
    Magari in fondo mette tristezza anche a te, e forse per questo becchi tate così "impedite"...

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  14. Se non altro sono state sincere e dirette, almeno non hai corso il rischio di dire di si a delle ben raccontate bugie per poi trovarti nei casini più di prima. Che è peggio.

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