UNA PER UNO

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babbucce

mercoledì 22 febbraio 2012

SUL CUORE DURO DEI PEDIATRI

Con addosso il brutto vestito da ape che tanto lo rende contento, Nipotino è andato ieri dal pediatra per la visita di controllo. Nell’ordine il medico ha decretato che:
è un soggetto atopico (non ha ancora sei mesi ed è già uno tra i tanti, per giunta con la dermatite)   
è al 90mo percentile per grassezza e tra il 50mo e il 70mo per altezza (come i puf da salotto)
è giunto per lui il momento di essere sfrattato dalla stanza dei genitori ed essere esiliato nella sua cameretta
deve cominciare le prime pappe che non potranno essere a base di pizza, nonostante sia questa l’unica pietanza che lo attrae quando dal seggiolone punta il tavolo dei grandi con la fronte corrugata
Giornataccia per Nipotino. 
Fortuna che il suo brutto vestito da ape riesce comunque a tenergli il morale alle stelle.
Alla fine del suo resoconto di questao visita, ehm bilancio della salute, colma di gongolante aspettativa nonnesca ho chiesto a Figlia se il pediatra si fosse espresso genericamente sul bambino, per esempio assicurando che si trattava del più bel pazientino che mai gli fosse capitato in ambulatorio o, almeno,  del più intelligente.  Niente da fare. Il pediatra di Nipotino, anziché stramazzare al suolo per la meraviglia, si è comportato come avesse davanti un bimbo come gli altri. Da non credere.   

10 commenti:

  1. Io non so: eppure è evidente, no, che il nostro è il più bello di tutti? mah, brutta cosa il burnout ;)

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  2. :) il primo pediatra non solo non aveva commentato riguardo allo straordinario fascino corrucciato di alberto, che all'epoca aveva due settimane di vita, ma non aveva detto molto nemmeno a mamma e papà... la pediatra attuale invece ad ogni visita commenta 1) "è normale fino ad una certa età che siano più larghi che alti" 2) "sta tra il 70esimo e il 95esimo percentile" 3) "è come se allattasse due gemelli!" in conclusione io apprezzo al sua partecipazione, ma tende a confondermi :)

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  3. Pediatri: che individui poco perspicaci.

    Susibita

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  4. Il mio si esprimeva così con le pazienti: "Signora mia, che schifezza di figlio che ha fatto". Ancora mi chiedo come ho resistito 18 anni, ad ogni visita era una reciproca presa per il c... che spesso sforava a rissa. Doveva essere proprio bravo.

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  5. Il mio si esprimeva così con le pazienti: "Signora mia, che schifezza di figlio che ha fatto". Ancora mi chiedo come ho resistito 18 anni, ad ogni visita era una reciproca presa per il c... che spesso sforava a rissa. Doveva essere proprio bravo.

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  6. Mamma di soggetto atopico a rapporto! Che palle! Consiglio Vea Olio come se piovesse, mio figlio ormai (4 anni) se lo mette da solo su polsi e caviglie quando si rende conto che ne ha bisogno.
    Comunque non ho capito che senso abbia la frase "è giunto per lui il momento di essere sfrattato dalla stanza dei genitori ed essere esiliato nella sua cameretta". Che c'entra il pediatra su questo argomento? E' per caso una prescrizione medica il luogo dove dormire? Ha rilevanza sanitaria il momento a partire dal quale - perche' questo e' - la mamma e/o il papa' devono fare i km la notte per raggungere un bambio piangente/lamentante/tossente/chiamante ? Stiamo ancora con queste "regole" non meglio giustificate?

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    Risposte
    1. tuo figlio è ancora in camera vostra eh?

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    2. No, veramente mio figlio ha deciso da solo di trasferirsi a dormire nella sua cameretta quando aveva meno di due anni. Come ha deciso da solo di staccarsi completamente dal seno, a 17 mesi. Poi, ovviamente ognuno fa come vuole.

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    3. Elena, altro che Vea Olio, qui purtroppo siamo al cortisone (+ ossido di zinco). Per la cameretta che vuoi che ti dica? La penso come te. (Comunque, anche l'Accademia americana dei pediatri ha stabilito che è meglio tenerli vicino al lettone almeno fino a sei-otto mesi, per la prevenzione della SIDS). Staremo a vedere

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  7. Ma si, che pediatra apatico che avete ;pppp Cresce il pulzello, cresce :-)

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