UNA PER UNO

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babbucce

domenica 10 luglio 2011

SU UNA PROMESSA CHE NON SARA' MANTENUTA

Figlia lavora gomito a gomito con il Padreterno. E’ a lui che si rivolge, quando i farmaci non possono più nulla e la scienza allarga le braccia in segno di impotenza, per contrattare per i suoi vecchini il bene più prezioso: il tempo. A volte, la sua richiesta viene accolta e alcune settimane o addirittura mesi (per gli anni non è ancora accaduto) vengono concessi, altre rimane inascoltata, ma quando succede bisogna anche aspettarselo, visto che il Padreterno sarà pure magnanimo ma di sicuro non può sbilanciarsi più di tanto, come invece vorrebbe Figlia. Così,  profondamente triste, ogni tanto mi dice che un suo paziente se ne è andato, aggiungendo immancabilmente che non è giusto e che quel vecchino (o quella vecchina) aveva diritto di starci ancora un po’ su questa terra. Lo dice sempre e io me ne guardo bene dal rammentarle che la durata della vita umana non può andare oltre certi confini, specialmente quando sono già stati ampiamente superati. L’altro giorno, per esempio si è spenta una vecchina di 105 anni.
<<Aveva fatto la sua vita>>, ho detto cautamente per consolare Figlia e restituire a Nipotino che cresce ignaro una mamma senza malinconia.
<<Sì, lo so>>, ha risposto Figlia. Il guaio è – ho saputo poi - che quella vecchina c’era eccome con la testa e le sarebbe piaciuto conoscere il bambino della "sua" dottoressa. Se solo non avesse avuto tutto quel freddo, mentre all’esterno il termometro passava i 30 gradi, forse non si sarebbe addormentata irrimediabilmente. Se solo il Padreterno fosse stato di buon umore avrebbe detto sì a Figlia che, visto che ci lavora gomito a gomito, gli aveva chiesto di insufflare un altro po’ di vita in quelle vene nodose, giusto per farla arrivare a fine agosto quando nascerà il Bambino. Le aveva, infatti, promesso che glielo avrebbe portato a conoscere.

3 commenti:

  1. Dolcezza...mi commuovo quando leggo certe cose. Tua figlia deve essere una persona speciale. Magari un giorno me la farai conoscere.
    Laura bella ma che fine avevi fatto? Mi stavo iniziando a preoccupare...

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  2. caro Lorenzo, hai ragione ho trascurato il blog, è un periodo così, faccio tutto al rallentatore e sono in ritardo su tutto, è come se il mio cervello avesse indossato stivali di piombo per camminare nelle sabbie mobili. Certo che ti farò conoscere Figlia, lei sa già tutto di te, di com'eri da bambino (il più bel bambino del mondo, credo, le ho mostrato la tua foto su facebook) e delle poesie che scrivi, intense e brusche, tenere e violente (come probabilmente sei tu)

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