UNA PER UNO

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babbucce

venerdì 17 giugno 2011

LO GIURO, ERA SOLO IERI

Vi assicuro che appena ieri ero una ragazza. Ma mica solo io.  Anche Fiorella lo era. Anche Franca, Loredana, Ezio, e la Anto e Caterina e Raffaele erano ragazzi. E giuro che appena ieri, guardando le mie unghie, solo ai daltonici non veniva spontaneo chiedersi se i verdi luminescenti, i rosa shock, i blu cangianti dei miei smalti fossero stati comprati prima o dopo le camicette della stessa identica sfumatura di colore, per dare vita a quel perfetto gemellaggio cromatico. Un po’ come la faccenda dell’uovo e della gallina.  
E dei jeans ne vogliamo parlare? Solo ieri tutti noi li indossavamo, come una divisa: erano sdruciti, passati in candeggina, aderenti da togliere il fiato e con la vita bassa esattamente come quella che oggi propone un gregge di stilisti copioni.
Solo ieri ci sentivamo affascinanti e lo eravamo, perché trasgressivi il giusto, carini e  pazzi. Ci eravamo appena seduti al tavolo verde della vita e le nostre tasche erano piene di fiches. E' successo ieri ed è per questo che anche se di quanto sta accadendo (o è già accaduto) ne parlo come se fosse una circostanza naturale in realtà sono profondamente stupita. Di più: incredula. Ma è ancora poco. Diciamolo: allibita. Allibita che tra una manciata di mesi Fiorella diventerà nonna. E che Ezio, Raffaele, Loredana, Franca nonni lo siano già. E, per dirla tutta, il fatto che io, proprio io, la ragazza di ieri, tra circa dieci settimane (dieci settimane, appena due fogli e mezzo del calendario dedicato al Santo della mia città perduta – a proposito, perché mi arriva anno dopo anno? Chi è il misterioso mittente di questo dono così kitsch che adoro come pochi altri doni? Se si svelasse lo potrei almeno ringraziare) avrò un Nipotino mi lascia ecco sì, lo dico: sgomenta. Ma non per Nipotino eh, intendiamoci bene. Nipotino mi piace eccome. E’ che sono io che non riesco bene a entrare nella parte. I miei amici che già la stanno interpretando dicono che poi viene tutto facile. Che il copione è liscio liscio e se ciò non bastasse si può andare a braccio. Che l’improvvisazione è gradita. E, soprattutto, che ai Nipotini nuovi di zecca questi nonni vanno (o andranno) a genio.
Sarà  perché avevamo la cintura dei jeans ben due spanne al di sotto della cresta iliaca,  ammiravamo incondizionatamente le gesta dei sessantottini – mitici fratelli di 10/15 anni maggiori -, sapevamo (e mai abbiamo dimenticato)  tutto Guccini (piangendo su Canzone di notte, ridendo sull’Avvelenata, aprendo scellerati dibattiti su Piccola città) ?  Be' se le ragioni fossero davvero queste, che strabiliante marcia in più dimostrerebbero di avere i nostri Nipotini nuovi di zecca.

11 commenti:

  1. Che bello Laura! Sarai una fantastica nonna, in jeans...

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  2. Non vorrei dirlo, ma sei tu quella che si è già talmente tanto incicciuita (arrivata al rimbambimento avanzato) da aprire un blog apposta, stai recitando la parte di quella che è giovane e non pronta perché ti piace fare la dura.... :)

    Mari-Marina

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  3. Marina, mi rattrista che tu giudichi la decisione di scrivere di nuove emozioni, di nuovi amori, dell'ingresso in una nuova epoca della vita espressione (conseguenza?) di un rimbambimento avanzato. Per quanto riguarda il mio post voleva solo essere un modo per sottolineare la velocità con cui scorre il tempo: solo ieri ero giovane oggi non lo sono già più, tutto qui.
    Lorenzo i jeans non li porto più (ogni pantalone ha la sua stagione...:-)

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  4. Laura cara, anche io sto veleggiando verso la nonnite. Eppure solo "ieri" la mia pancia faceva da culla a qualcuno che avrebbe potuto essere "nipotino". Il ricordo che tu (insieme a me) sia stata la prima persona al mondo ad ascoltare il suo battito, ancora mi commuove.
    Quando mi speccio vedo ciò che sono (nonna Abelarda) e ogni volta mi stupisco per come sia diverso ciò che sono fuori da ciò che mi sento dentro. Il segreto: non specchiarsi.

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  5. Cara Tabata Potter come capisco la tua sensazione, è come se il tempo fosse scivolato fra le nostre dita e mannaggia fa un effetto strano vedere amici cobn figli già grandi e qualcuno - incidentalmente - nonno.
    Come sempre una delizia quello che scrivi...
    un abbraccio
    MarinaM
    ps Mari-Marina non penso che Tabata abbia aperto il blog perché inciuccita anzi se lo leggi dall'inizio ti tendi conto che il tono ironico-scanzonato e allegro è tutto tranne che da inciuccita :-) quelle rincoglionite davvero dicono e fanno altro.

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  6. Hey! Ma io stavo scherzando!!!!!! ho anche messo il sorrisino :)

    è che sei già follemente innamorata (l'incicciuimento è derivato da uno stato di innamoramento totale, quello delle cotte totalizzanti di quando si è ragazzini per intendeci) e non ho giudicato.

    Secondo me il tema vero del post è il sentimento di inadeguatezza che ti senti di fronte a questo tuo nuovo ruolo, ma è solo un sentimento superficiale (anche se lo motivi bene) perché ne sei a tal punto consapevole e felice che hai aperto un blog per raccontare e condividere la "nonnità". Questo il funzione della grande verità per cui quello che un autore dice e quello che intende dire non sempre (o meglio non solo) combaciano.

    Come al solito, o sono prolissa o troppo sintetica al limite dell'ermetismo e della incomunicabilità. Imparerò a mediare? Che fastidio che mi do!

    Mari-Marina

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  7. E poi basta, non commento più perché non sono capace di fare passare i miei sentimenti e ferire anche solo per sbaglio gli altri mi da proprio fastidio.
    Quando tornerò in possesso di decorose facoltà lessico-sintattiche ci riproverò, magari. Anche se temo che Pirandello avesse davvero ragione e non c'è speranza per gli uomini di comunicare fra loro.

    PS:anche a MarinaM, buon onomastico che oggi è la nostra festa.

    Mari-Marina

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  8. anche io solo ieri ero.. una bambina.. e ora.. sono mamma, magari prima del tempo data la mia giovane età.. vedrai è vero ti verrà tutto spontaneo!!

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  9. Marina M, quell'"incidentalmente (nonno)" è stupendo. E comunque grazie!!!!!
    Mari-Marina, non smettere di commentare, Pirandello ha toppato, fidati (comunicare si può)
    E a proposito: Marina M e Mari-Marina: auguri per la vostra festa
    Vany, lo spero proprio che mi verrà tutto spontaneo, mi seccherebbe essere di quelle un po' rigide e impostate, ingessate nel ruolo...
    Rossana, innanzi tutto benvenuta, ma veniamo al dunque: cosa vuol dire che stai veleggiando verso la nonnite? Lorenzo, forse? No, dai non ci posso credere...Dimmi di più! Per quanto riguarda la necessità di non specchiarti, ma che dici? Ma se sei bellissima? (ne posso citare almeno quattro che alludendo a te parlano di una tal giornalista gnocca - e questi non son mica bruscolini). Specchiati serena, almeno pe ri prossimi 20 anni!

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  10. Quasi prozia

    Prove tecniche di nonnità. Una mia cara giovane amica aspetta un bebè. Che dire a una coppia di giovani di belle speranze con l'età giusta, un tetto sulla testa e un lavoro, precario e scombinato (come tutti quelli che oggi si offrono ai giovani), nel momento in cui decidono di riprodursi, se non " auguri! "? In realtà io non sono preoccupata per loro, semmai per me, che pure in tutto questo ho un ruolo di alta marginalità. Il fantasma rimosso della nonnità, che pure nel giro di una manciata di anni dovrò affrontare in prima persona, si aggira nei meandri delle mie sinapsi, facendomi altalenare tra la prospettiva di una gioia esplosiva e il rifiuto della presa d'atto, palese e incoercibile, del trovarmi prossimamente in prima linea, a fronteggiare l'incontrovertibile realtà: io, proprio io diventerò la matriarca, la più agée della famiglia nucleare, quella che per prima andrà in trincea e lotterà inutilmente contro l'entropia fisica e mentale. Io, che sto vivendo la mia seconda adolescenza, che ogni giorno cerco di far uscire dalle scorie una me stessa più somigliante all'originale nascosto, che mi sono laureata dieci minuti fa, che devo ancora vedere quasi tutto il mondo, come posso identificarmi nella nonnina che racconta le favole? Certo la mia generazione, quella dei baby boomers che tutti aspettano al varco per vedere come invecchieranno, dovrà inventare anche qui un nuovo modo di essere, un ruolo modificato che concilii tradizione e peterpanismo. Nel frattempo consideratemi però quasi prozia.

    Questo scrivevo più di un anno fa. Ora la bimba è splendida e se non la vedo per un po' mi manca. La nonnità è semplice, ogni tanto però alle vecchie ragazze va stretta.

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  11. Marzipan, hai reso benissimo l'idea di quello che si prova, grazie :-)

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