UNA PER UNO

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babbucce

giovedì 9 giugno 2011

COME (QUASI) DI SICURO NON SI CHIAMERA’

Nonno Putativo non se ne fa una ragione che “Pietro”  sia stato cestinato. A lui piaceva. Ai suoi colleghi piaceva. Ai suoi clienti piaceva. Ai suoi amici d’oltreoceano, che sente via skype, piaceva.  Piaceva anche all'avvenente signora che gli vende il Gratta e vinci (ufficialmente uno alla settimana da 2 euro, ufficiosamente non so e preferisco non indagare). Un tale tripudio di consensi lo tranquillizzava e appagava. Per consolarlo gli ho detto che questo cambiamento potrà girarlo a suo favore, in quanto gli offre un nuovo spunto per le sue conversazioni, ormai da mesi monotematiche. Dovete, infatti, sapere che Nonno Putativo si comporta come una puerpera primipara (attempata): non parla d’altro che di Bambino Nuovo senza l’attenuante che lo stesso sia almeno già venuto al mondo.  Un colpo di scena come questo del nome repentinamente accantonato e non sostituito potrebbe regalargli maggiori chance di risultare un po’ meno soporifero per i suoi interlocutori.
Niente, non gliene importa niente di una simile interessante opportunità. Ha un’idiosincrasia per i sassi gettati nello stagno, lui non ama gli scossoni, non ne ha bisogno per sentirsi vivo.
<<Ma qual è la rosa dei nomi papabili?>> ha chiesto con uno sbuffo di risentimento.  
<<La rosa dei nomi…mmmm….Sai che mi hai dato un’idea?>>, quindi sono corsa di filato sotto casa dove da qualche tempo è stato aperto un provvidenziale emporio cinese, una sorta di Harrod’s dei poveri, divertente, per farci un giro, come un luna park ma con attrazioni molto meno costose.
Per l’accettabile cifra di due eulo ho comprato una gigantesca rosa gialla, con corolla di stoffa, gambo di filo di ferro, foglie di un’oltraggiosa plastica verde. Tornata a casa, mi sono piazzata davanti a Nonno Putativo con un pennarello nero, indelebile, punta fine.
<<Ecco qui la rosa… dei nomi…>>
<<I nomi …della rosa…?>>
<<Bella questa…ah…ah…ah…Ottima davvero, molto colta direi... Ma adesso al lavoro…Dai sono sei petali: tre per te, tre per me…>>
E così io e Nonno Putativo abbiamo scritto all’interno dei petali sei nomi maschili di nostro gradimento (sotto, più in piccolo, data dell’onomastico e origine, quando si dice servizio completo).  Poi abbiamo avvolto la rosa in una bella carta da fiori e l’abbiamo portata a Figlia, nella quasi certezza che, Bastian Contrario com’è su questo fronte,  in seguito alla nostra iniziativa avrà sei nomi in meno da prendere in considerazione. Ecco quali: Aligi; Dario; Lorenzo; Marcello; Marco; Paolo.    



6 commenti:

  1. Ma che bel nome ''Lorenzo''...si, sono fazioso e di parte!

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  2. Ma fammi capire Tabata: avete scritto 6 nomi che odiate in modo che Figlia non li prenda??? ;)

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  3. Lorenzo, sì noi tutti facciamo il tifo per Lorenzo, non solo perchè è un bellissimo nome ma anche perchè Figlia (scusa, se lo ripeto) è nata il 10 agosto (...io lo so perché tanto di stelle nell'aria tranquilla arde e cade eccetera eccetera:-)
    Close, no noi abbiamo scritto i nomi che più amiamo, ma con rassegnazione temo che Figlia li scarterà (pur preferendo alla grande Lorenzo, ma questa è un'altra storia).

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  4. Sostegno a NP. A me piace Enea. Mi piace da matti. E non potrò mai usarlo (ammesso che faccia figli maschi un giorno) perché già un figlio di un parente stretto si chiama così e forse ripiegherò su Elia. :) Baci

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  5. Mi piacciono molto tutti, tranne forse Paolo.

    @ Marina: il mio vicino di casa ha chiamato suo figlio come suo fratello. Effettivamente la cosa mi pare un po' strana, ma poi uno ha il diritto di fregarsene, anzi potrebbe pure diventare un complimento ;)

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  6. Lorenzo, il mondo è piccolo. D'altra parte te l'ho già raccontato come il nome del mio Lorenzo sia in debito col tuo. E quindi è ovvio che in questa rosa anch'io faccia il tifo per un Lorenzo in più.

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