<<UHHH ….UHHHHHHHHHHHHHHHHHH
………UHHHHHHHHHHHH!!!! Veni subito nonna! VENI!!!>>
<<Eccomi, dimmi!>>
<<ADA QUI! ADA NONNA!!!!>>
<<Cosa devo guardare Lori?>>
<<Un fagiolo!>>
Sì, perché Nipotino n°2 è fatto
così, è l’entusiasmo fatto nipotino, anche un legume intonso nel minestrone
frullato lo rende felice.
Nipotino 2 ha una
percezione fortunata della sua condizione di salute. Anche quando è fiaccato da
febbre a 40, tosse, mal di gola, otite, gastroenterite
tutte insieme se gli si chiede come sta alza il suo sguardo fiducioso (appena
un po’ appannato) e risponde senza esitazione:
<<Bene!>>
Nipotino 2 è fatto così, non
focalizza il male, è incapace di sentirselo addosso.
<<O panlino o angolino!
Bater no! Basino no!>>
<<Lori, fuori si gela, non
possiamo andare nell’angolino. E per il pannolino, dai non sei stanco di averlo
addosso?>>
<<IO NO! No stanco. O
panlino o angolino. Bater no! Basino no!>>
Nipotino 2 è fatto così, è un
tipo molto deciso, né la tazza del bagno né il vasino (sia pure di forma accattivante) lo
convincono. E’ ben disposto invece nei confronti di una zona erbosa della mia
terrazza (l’angolino), dove la scorsa estate gli ho fatto sperimentare la possibilità di fare pipì anche senza pannolino, imprudentemente dimentica del peso di un imprinting.
<<Dici tu!>>
Nipotino 2 è fatto così: a fronte
di qualunque domanda gli venga rivolta con voce imperativa invita chi chiede a
rispondersi da sé.
E se si insiste che sia lui stesso a dire cosa ha mangiato a
pranzo, come si chiamano i suoi amichetti, quanti anni ha, quale libretto vuole
gli venga letto, perché sta spaventando Glicine (la gattina), come mai sta
girando a piedi nudi, lui un po’ seccato ripete:
<<Dici tu!>>
<<Bagno sì, tetta
no>>
<<Lori, la testa va lavata
di tanto in tanto …>>
<<E PECCHE’?>>
<<Perché anche i capelli si
sporcano!>>
<<E PECCHE’?>>
<<Perché la polvere si
deposita e anche a volte il terriccio e anche i gas di scarico delle macchine…>>
<<COF’E’ I GAS DI
SPARICO?>>
Nipotino 2 è fatto così: è capace
di sfinirti prima di acconsentire a farsi insaponare e poi sciacquare la testa,
roba da sconfortare anche Federico Lauri.
Ma poi, subito dopo il bagno e il
match ingaggiato per quei capelli da pulcino c’è il momento di prenderlo tra le
braccia, avvolto nell’asciugamano caldo. Ed è in questo preciso istante, che
prelude numerose, accese discussioni (“FON NO!”; “CO –FAI, NONNA?”; “NO ASCIUGA
ME ORECCHIE!”) che non vorrei essere in nessun altra parte del mondo al di fuori di qui. Succede, infatti, che io lo stringo tiepido e guizzante e con un odorino buono tutto
suo, gli dico "ti voglio bene, Lori" e che lui mi prende il viso tra le mani, mi
guarda intenso e risponde “Anche tu!”, perché nessuno vuole insegnargli a dire
“anch’io”. Lo imparerà da solo prima o poi. Peccato.
Ti voglio bene Lori......❤ e tu ed io sappiamo......
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