E così la prima volta che ho
visto Nipotino 2 – e qui si parla di essere ancora all’ospedale – cioè di ieri
o di un secoli fa, per quella alchimia che spinge ad archiviare certi
accadimenti in un anfratto della memoria che li mantiene vividissimi nell’insieme,
ma ne scolora i particolari, mi è parso che non ci sarebbe stato modo migliore
per farmi notare da lui, ancora un po’ stordito dalla recente fase espulsiva,
che andare a cambiargli il pannolino,
sottraendolo a quel gineceo di amiche di Figlia che se lo litigavano,
neanche fosse l’unico salino su una tavola in cui erano state servite pietanze
sciape.
Con la disinvolta determinazione conferitami
dal ruolo - sono la nonna, ragazze, la nonna
Alfa, l’unica che ha il diritto di prenderselo in braccio adesso, che è nuovo
di zecca, quasi ancora incartato, come si può notare dalle tracce di vernice
caseosa sulla testina – ho preso Nipotino 2 delle braccia di una delle Grandi
Amiche che affollavano il letto della puerpera, gettando un rapido sguardo alla
stessa per essere certa che non disapprovasse (no, per fortuna).
L’ho messo sul fasciatoio, ho aspirato
il suo odorino di bambino nuovo, e poi l’ho guardato tutto, pezzetto per
pezzetto, ditino per ditino, peluzzo per peluzzo. Ciao Nipotino 2, benvenuto.
Gli ho tolto quindi la pezza in cui era avvolto ed è proprio in questo preciso
istante che ho realizzato la stupefacente somiglianza con Figlia appena nata.
Dalla testina armonicamente tonda, pesante scotto che, in sala parto, si paga alla
perfezione, dalla bocca ben disegnata, agli anelli di ciccia intorno alle caviglie
(di già, prima ancora di festeggiare il compledodici ore!), fino al pianto
possente, un vagito grintoso, espressione di personalità ma anche, per alcune
vibrazioni meno intense, di una certa apertura alla negoziazione, era identico a
Figlia quando era neonata (ché adesso non ha anelli di ciccia e una massa di
capelli, solo il disegno della bocca non è cambiato).
E così la prima volta che ho
iniziato a svestire Nipotino 2 ho pianto un po’, per il sollievo che fosse andato
tutto bene e la soddisfazione di aver scampato l’infarto da terrore puro che
rischiano le nonne fuori dalla sala parto e per la gratitudine che fosse così
straordinariamente simile alla mamma che, nel caso specifico, un imprecisato
numero di anni prima, era stata la mia bambina nuova. Ma non volevo affatto
piangere, e diamine, la lagna no, povero Nipotino 2, così ho inventato lì sui
due piedi una filastrocca di Vero Amore per riportargliela in tempo reale con
tono allegro. Lui si è zittito (già si intravedeva la stoffa di intenditore di
filastrocche, oggi confermata), io gli ho tolto il pannolino e per un attimo,
oh davvero una frazione di attimo, meno di un battito di ciglia, ho sentito un
brivido di freddo sulla schiena e pensato, no dai, concepito un abbozzo di
pensiero, sorretto da un guizzo di disorientamento: “Dov’è la mia bambina? Me l’hanno
scambiata! AIUTO! Questo ha il pisello”.
Gli scherzi della notte insonne e
della somiglianza spudorata di Nipotino 2 con Figlia.
Che tenerezza...Bene arrivato Nipotino 2 e bentornata Nonna Alfa !! claudiag
RispondiEliminaCiao! ben trovata :-)
EliminaCosì giovane ma così nonna... Ironica simpatica ma profondamente nonna che coccola, vizia e si bea della vicinanza con i suoi nipotini. Continua a divertirci con le tue "stories"
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